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Il Museo del Territorio è nato nel 1931 a seguito della donazione da parte della famiglia Granafei di reperti di parte della collezione archeologica di sua proprietà.
Allestito presso il palazzo municipale, con l’incremento delle acquisizioni, frutto di donazioni e di scavi non sistematici, il Museo ha conosciuto diverse sedi espositive con vari passaggi da quella condivisa con la Biblioteca Comunale sino ad arrivare alla sede individuata all’interno del Castello Comunale nel 1999.
Nel 2006 si è data organicità e rigore scientifico al racconto delle collezioni e della Mesagne archeologica grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia ed al contributo di studiosi appartenenti all’Università del Salento. Nel 2015 l’esposizione museale ha interessato il primo piano del complesso castellare.
Il Museo del Territorio “U. Granafei” è ospitato presso il Castello Comunale ubicato in pieno centro storico (via Castello, 5), in una zona ricca di testimonianze archeologiche ed evidenze monumentali di epoca barocca.
Di probabile impianto normanno-svevo, il Castello mostra oggi la parte più antica identificabile nel torrione di età orsiniana ed in poche altre tracce; a partire dalla fine del XVII secolo, diverse modifiche trasformarono la fortezza in dimora signorile.
Divenuto di proprietà comunale nel 1973, dopo un lungo restauro, il Castello è stato aperto al pubblico e dal 1999 è divenuto sede del Museo Civico, oggi denominato Museo del Territorio ed è il principale contenitore culturale della Città ed un attrattore importante per l’intera provincia brindisina.
Il Museo vanta un importante patrimonio in cui sono presenti reperti appartenenti a diverse epoche per un arco cronologico compreso tra l’età del ferro e l’età tardo medievale.
Il percorso museale comprende attualmente due sezioni, così articolate: al Piano terra, inaugurato nel 2006, oltre alla storia dell’Istituto, sono presenti alcune testimonianze tra i contesti archeologici restituiti dalle ricerche condotte in città, con l’illustrazione della Mesagne messapica con particolare riguardo alle necropoli urbane.
Al primo piano dal 2015 è proposta l’illustrazione dei siti archeologici riconoscibili nel territorio di Mesagne per l’età preistorica e sino alla tarda età imperiale, in particolare i centri indigeni di Muro Maurizio, Muro Tenente e l’impianto termale di Malvindi.
Il Museo del Territorio è nato nel 1931 a seguito della donazione da parte della famiglia Granafei di reperti di parte della collezione archeologica di sua proprietà. Allestito presso il palazzo municipale, con l’incremento delle acquisizioni, frutto di donazioni e di scavi non sistematici, il Museo ha conosciuto diverse sedi espositive con vari passaggi da quella condivisa con la Biblioteca Comunale sino ad arrivare alla sede individuata all’interno del Castello Comunale
Il Museo del Territorio “U. Granafei” è ospitato presso il Castello Comunale ubicato in pieno centro storico. Divenuto di proprietà comunale nel 1973, dopo un lungo restauro, il Castello è stato aperto al pubblico e dal 1999. in una zona ricca di testimonianze archeologiche ed evidenze monumentali di epoca barocca.
Il Museo vanta un importante patrimonio in cui sono presenti reperti appartenenti a diverse epoche per un arco cronologico compreso tra l’età del ferro e l’età tardo medievale. Il percorso museale comprende attualmente due sezioni. Al Piano terra, oltre alla storia dell’Istituto, sono presenti alcune testimonianze tra i contesti archeologici restituiti dalle ricerche condotte in città, con l’illustrazione della Mesagne messapica con particolare riguardo alle necropoli urbane.
Al 1° piano dal 2015 è proposta l’illustrazione dei siti archeologici riconoscibili nel territorio di Mesagne per l’età preistorica e sino alla tarda età imperiale, in particolare i centri indigeni di Muro Maurizio, Muro Tenente e l’impianto termale di Malvindi.
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